JAKOV COLO

Jakov è nato il 12 marzo 1971 a Sarajevo ed è il più giovane dei veggenti. Quando iniziarono le apparizioni aveva solo 10 anni.
Era figlio unico. All’età di otto anni suo padre abbandonò la famiglia e a dodici anni morì sua madre. Rimasto orfano si trasferì a casa dello zio.

Qualsiasi bambino di 10 anni considererebbe impossibile pregare per tre ore di fila, in ginocchio, ogni singola notte, anno dopo anno, senza alcuna interruzione della routine. Se le apparizioni fossero state una menzogna il piccolo Jakov non avrebbe durato a fingere. E invece era il più fedele di tutti gli altri presenti ai servizi di preghiera serali.

Vicka, che era più vicina a Jakov più degli altri veggenti, credeva che ci fosse qualcosa di speciale in Jakov nel suo rapporto con la Madonna. Al suo confessore gli chiese perché la Madonna avesse scelto il piccolo Jakov, Vicka rispose: “Non posso dire di saperlo. Ma nessuno di voi conosce davvero il piccoletto! Ricordo sempre come la Vergine all’inizio disse: ‘Andate tutti voi, e lasciate che il piccolo Jakov rimanga con me’. Questo è un ragazzo insolito, come la Madonna sapeva”.

Oggi, Jakov è un giovane tranquillo e premuroso. A 22 anni si è spossato con Annalisa Barozzi, di Mantova. Hanno tre figli e vivono a Medjugorje.

Jakov ha avuto molte sofferenze da piccolo, tra le quali la perdita della madre. Ma nulla lo aveva preparato per l’annuncio fattogli dalla Madonna l’11 settembre 1998. Jakov era negli Stati Uniti in quel momento, a Miami, in Florida, per parlare a una conferenza. La Madonna gli apparve e le disse che il giorno dopo sarebbe stata la sua ultima apparizione. Il 12 settembre la Madonna gli ha affidato il suo decimo segreto. Nel suo profondo dolore, gli promise, che gli sarebbe apparsa ogni anno il giorno, fino alla fine della sua vita. Quel giorno riceve anche la gioia di essere alla presenza di Gesù Bambino. Ma nonostante questo regalo speciale fattogli dalla Madonna, Jakov, che è cresciuto con la Madonna e certamente la sentiva più profondamente come sua Madre, era devastato.
Molto prima che finissero le sue apparizioni quotidiane, quando gli fu chiesto di parlare del Cielo, disse che se avesse pensato troppo al Cielo, sarebbe morto di solitudine. Immaginate allora quanto potesse soffrire per non avere più il conforto delle apparizioni della Madonna ogni giorno.
Col tempo, Jakov iniziò a imparare come vivere la Madonna nel suo cuore senza la gioia della sua apparizione. Si rese conto nella preghiera, dopo diversi mesi di lotta, che ora era come tutte le altre persone, che devono vivere la loro vita senza vedere la Madonna. E questo gli ha dato la forza di sopportare la sua sofferenza. Anche ricordare le ultime parole della Madonna a lui quel giorno deve dargli molto conforto: “Non essere triste, perché come madre sarò sempre con te e come ogni vera madre non ti lascerò mai.”

Alla domanda sul suo futuro Jakov è molto riservato. Tutti e cinque gli altri veggenti hanno detto che quando ci sarà il segno permanente sulla collina saranno ancora vivi. Riguardo a se stesso, Jakov, dice solo che è un segreto.

Ha avuto apparizioni quotidiane dal 25 giugno 1981 fino al 12 settembre 1998.

L’intenzione di preghiera affidata a lui dalla Vergine è per i malati.

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